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14 gennaio 2006

Casa Lions: accoglienza malati oncologici.


Per ricostruire la sua storia ho visitato la struttura passeggiando insieme al Prof. Pitzus, quasi fossimo vecchi amici. Lo affermo perché per modi, toni e ospitalità è stato lui a creare, in pochi minuti, le condizioni migliori per mettermi a mio agio, quasi ci conoscessimo da sempre.

Com’è nata l’idea di creare questa struttura?

- La struttura è nata per particolare desiderio coniugi Marino, soci Lions.
L’idea dei Marino fu accolta con entusiasmo e sposata con un contributo di circa 700 milioni delle vecchie lire raccolti direttamente dai Lions Sardegna, Toscana, Lazio e Umbria (distretto 180L).
Nel 1994 il progetto prese corpo e lo stabile cominciò a nascere. Una successiva donazione di un miliardo e cento milioni permise di terminare l’opera.

Contributi esterni?

- Il Comune di Cagliari contribuì cedendo il terreno, di sua proprietà, e concedendo la licenza edilizia per la realizzazione di questo fabbricato che poi una legge assegnò all’ASL N. 8. L’ASL, a questo punto la restituì, con una concessione ventennale eventualmente rinnovabile, ai Lions.
Per poter costruire questo sogno, per realizzare quest’idea sono stati importanti i contributi di alcuni Enti pubblici: la CARIPLO, il BANCO DI SARDEGNA, L’Associazione Emopatici, la Provincia di Cagliari, La Regione. Attualmente, però, sono solo i contributi volontari della gente, anche col metodo del “passaparola”, che aiutano e sostengono.

Com’è strutturata Casa Lions?

- Richiama idealmente un albergo. C’è una reception, c’è una sala lettura e svago, ci sono camere confortevoli dotate d’ogni servizio tipico di un albergo tre stelle, e anche più. Il personale impiegato, nove persone a libro paga, vanta un alto grado di professionalità ed è in grado di superare ogni richiesta degli ospiti. Il compito di questa struttura è quello di offrire, a chiunque deve seguire controlli, praticare chemioterapia o cure radioterapiche (cicli ambulatoriali che impegnano dalle quattro alle sei settimane) o superare un trapianto di midollo osseo, di reni, di cuore, un punto di riferimento meno dispendioso di un albergo e particolarmente vicino agli ospedali d’interesse.


Non è certo un servizio che può interessare chi vive a Cagliari città. Interessa invece coloro che provengono dal resto della provincia, dalle altre province sarde, dal resto dell’Italia, dal resto del mondo, cosa che mi richiama al famoso proverbio “nemo propheta in patria” (nessuno è profeta nella sua patria). È certo che non tutti vogliono ammettere (a qualcuno sembra quasi uno scherzo e ad altri una cosa impossibile) che a Cagliari esiste una professionalità, in alcuni campi della medicina, tale da richiamare pazienti anche dall’Australia, Inghilterra, Germania. Ho visto una classificazione per zona d’origine degli ospiti della Casa Lions che si sono avvicendati negli anni. Da cagliaritano, aldilà del fatto che preferirei che di certi mali non se ne parlasse mai più, è stato motivo d’orgoglio verificare il grado d’attendibilità e serietà professionale che i nostri medici si sono guadagnati oltre i confini dell’isola.
La Casa Accoglienza è stata costruita proprio di fianco all’ospedale oncologico. Nelle immediate vicinanze troviamo l’ospedale microcitemico (trapianti di midollo), il Brotzu (trapianti in genere).
25 stanze, di cui 4 predisposte per i disabili, atrio-reception, uffici, soggiorno-pranzo, bar, cucina (particolare: ogni ospite può cucinare personalmente il suo pasto o utilizzare un servizio di ristorazione esterna), Cappella consacrata, servizi (altro particolare: lavanderia a disposizione degli ospiti con lavatrici e reparto stiratura), magazzini, terrazza-solarium.

Sono i Lions a gestire il tutto?

- No, perché non siamo un ente giuridico. Una volta terminato di costruire il fabbricato valutammo se affidarne la gestione a qualche organismo esterno o creare un’associazione per l’amministrazione della casa. Fu scelta la seconda ipotesi e creata un’Associazione O.N.L.U.S., ente giuridico senza fini di lucro, aperta a tutti e che attualmente gestisce e amministra la Casa Lions.

Con quali mezzi Vi sostenete?

- Per sostenere i costi, in particolare del personale, ogni ospite paga una modesta retta per se e per l’eventuale accompagnatore. Ad integrazione e supporto di questo ricavato, che comunque non è sufficiente, contribuiscono offerte spontanee e donazioni.

Presidente dell’Associazione Solidarietà e Servizio O.N.L.U.S. Franco Pitzus ogni giorno, anche se in pensione, è a disposizione degli ammalati. Il suo impegno non si esaurisce qui. Il più faticoso è quello di tessere le trame di relazione che possano fare affluire i fondi di cui l’Associazione necessita ovvero organizzare qualsiasi occasione per accendere la fiamma della solidarietà nei cuori della gente. Il prossimo anno spegnerà ottanta candeline, ma il suo fisico ancora atletico e la sua vitalità emotiva mi lasciano ammirato.
Nato a Macomer nel dicembre del ’26 si laurea a Cagliari in Medicina e Chirurgia. Inizia la sua carriera come universitario a Milano poi in Inghilterra, Firenze, Siena. Nonostante avesse vinto il primariato di Medicina di Grosseto rifiutò per tornare a Cagliari come assistente universitario e dedicarsi a questa carriera. Si pensionò da primario di Clinica Medica in Clinica Aresu.
Quando gli chiedo se preferisce che mi rivolga a lui chiamandolo Professore oppure Dottore esplode in una risata e risponde:

- Io sono pensionato, sono tornato semplice signore…

Non è falsa modestia, quella la conosco bene. È “modus vivendi”. Il suo altruismo lo proietta verso livelli di saggezza superiore, cui tutti dovremmo aspirare. Un solo obiettivo lo vede coinvolto: l’impegno quotidiano per la sua creatura e ne parla come farebbe un padre per un figlio che ama. Questa, per il Prof. Pitzus, è certamente una fatica ma anche una strada di vita, un sacro fuoco di speranza e solidarietà da tenere acceso, una responsabilità nei confronti di chi ha voluto affidargliela.

Chi leggerà questo articolo potrebbe volerVi sostenere con una donazione…

- Noi saremo lieti di accettare e ringraziamo fin d’ora chi vorrà farlo alle seguenti coordinate bancarie e postali:

BANCO DI SARDEGNA, Cagliari.
c/c 40070/8,
ABI 1015.7 CAB 4800.9

BANCAINTESA, Cagliari.
c/c 350591/80,
ABI 3069.2 CAB 4810.8

Conto Corrente Postale
Numero 18189092




Gianni Piludu
Il CAGLIARITANO febbraio 2005